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16/03/2009
Fa la cosa giusta
La Banca di Credito Cooperativo di Sesto San Giovanni, sempre attenta alle iniziative del territorio, ha partecipato con un suo stand a “Fà la cosa giusta!”, la più grande mostra mercato sul consumo critico e gli stili di vita sostenibili in Italia; il punto d’incontro per tutte le realtà che in Italia promuovono l’economia solidale, il consumo consapevole e la responsabilità sociale d’impresa.
 
L’organizzazione di “Fà la cosa giusta!” è fondata sulla trasparenza, sulla sostenibilità e sulla partecipazione.
La BCC è convinta che un’idea, se la scambi, cresce, che le più grandi opportunità spesso nascono dall’incontro e dal dialogo.
Sono stati 50mila i visitatori della mostra, il 20% in più rispetto ai 40mila della passata edizione. Infatti, sono sempre più i cittadini che stanno cambiando il proprio stile di vita, scegliendo prodotti e servizi sostenibili per la società e l’ambiente.
 
“Fà la cosa giusta!”, anche nell’edizione 2009, si è confermata il luogo privilegiato di relazione, incontro e scambio di tutte le realtà che formano il “popolo dell’economia solidale italiana”.
Mobilità sostenibile, editoria culturale, agricoltura biologica, software libero, moda critica, bioedilizia, fibre naturali, economia carceraria, eco-prodotti, commercio equo e solidale, terzo settore, energie rinnovabili, finanza etica, turismo solidale: sono le sezioni che hanno ospitato oltre 500 espositori nei 21mila metri quadrati di FieraMilanoCity.
Un’edizione che ha dedicato grande attenzione ai più giovani, ospitando 5mila studenti provenienti da scuole medie inferiori e superiori di Milano e Provincia, che hanno potuto partecipare a laboratori, visite guidate e workshop.
 
Centinaia le famiglie e i bambini che hanno preso parte alla fiera partecipando a laboratori e attività di animazione.
All’interno dello stand della BCC è stato allestito anche uno spazio per iDEE, l’associazione delle Donne del Credito Cooperativo, protagonista di un momento di confronto e di scambio con le diverse realtà al femminile, in particolare con quelle gestite da donne come Mammarsupio e Radiomamma.